sabato 8 settembre 2007

13 luglio
Nanchino/
Suzhou
Jasmine Holiday Inn Hotel


Sveglia alle
06:30. Colazione abbondante all’europea, bacino per il mio onomastico e raduno dei partecipanti nella hall.
Si parte a piedi per un giro della città vecchia. Rivediamo i posti già visitati la sera prima, ma con la guida che ci da alcune informazioni.
Molte foto in alcuni punti particolari che sembrano conservare ancora l’aspetto della Cina tradizionale così come nell’immaginario occidentale.



Attraversiamo il mercato degli animali domestici.
In molti restano convinti che sia un’esposizione di cose da mangiare.
Proseguiamo con il pullmann per una visita al museo di storia civica.
L’edificio è m
olto bello e parecchio interessanti sono i reperti all’interno.
Si può anche vedere la ricostruzione di un villaggio dove si fabbricavano oggetti in ceramica e relativi depositi, forni e laboratori.
Pranzo al ristorante cinese: più che dignitoso.
Nel primo pomeriggio visitiamo il ponte sul fiume Yangtze, un’opera colossale tutta made in China (7,000 operai stipendiati e più di 10,000 volontari).
All’ingresso una statua colossale di Mao. La pioggerellina che cade ed una forte foschia impediscono le fotografie panoramiche dall’alto di una delle torri.
Terminata la visita e passati attraverso un ben fornito negozio statale di oggetti in vetro, ci spostiamo alla stazione per imbarcarci sul treno veloce entrato in funzione da tre mesi soltanto e viaggiare alla volta di Suzhou (pronuncia Sugiò).
Molto bella la stazione e molto ordinati i viaggiatori; il treno non ha nulla da invidiare ai nostri treni migliori: abbiamo toccato la velocità di 206 km all’ora. Giunti a destinazione troviamo la guida locale: Liù. Sembra molto decisa nell’esporre il programma, padrona della lingua italiana e anche simpatica. Dopo aver raggiunto a piedi il pullmann causa lavori in corso nei pressi della stazione, proseguiamo per l’albergo (Holiday Inn) dopo avere attraversato la città vecchia.
Bello l’albergo, cena sontuosa e passeggiatina digestiva durante la quale veniamo fermati da alcuni locali per scambiare qualche parola in inglese. Accadrà ancora in quasi tutti i posti dove siamo andati. I cinesi lo fanno per esercitarsi nella lingua. Qui i prezzi sembrano più alti, vedremo domani le signore cosa ne pensano.

2 commenti:

Antonio Lo Nardo ha detto...

Ehi quanti animali domestici vi siete sbafati ???

hotel ha detto...

belle immagini!